Al Teatro Tordinona sino al 21 ottobre il Festival della drammaturgia italiana. In scena la 12ᵃ edizione di Schegge D’Autore

 

 

 

 

 

Enza Beltrone - Agorà Magazine (www.agoramagazine.it) - 12 ottobre 2012

 

In questa nuova edizione, fra le nuove tendenze della scrittura teatrale, abbiamo visto “Ipazia di Alessandria” e “E luce fu”

 

Il festival ideato da Renato Giordano, direttore artistico, mette in lizza gli artisti che hanno modo di esprimersi con i corti teatrali, con i monologhi o con atti unici. È unico nel suo genere nel nostro paese.

 

La competizione è il motore di questo Festival, organizzato dallo SNAD (Sindacato Nazionale Autori Drammatici), che in dodici anni di vita ha visto andare in scena ben 600 nuovi testi d’autori italiani, contro quella tendenza tutta italiana dell’ignorare la scrittura drammaturgica propria del teatro. Cinque spettacoli ogni sera, in replica per tre date consecutive, e la premiazione avrà luogo domenica 21 ottobre.

 

27 autori, selezionati tra 316 partecipanti, per confrontarsi tra di loro in una rassegna con formula dello spettacolo breve che sintetizza al meglio i nostri tempi. Ad oggi il calendario ha proposto al pubblico: 4-5-6 ottobre 1) Paolo Valentini “Et ainsi un soir” con Carlotta Mangione, Sara Marchetti e Giancarlo Porcari, scene di Laura Ciarniello; 2) Luida Sanfilippo “Dis-armonie”, interpretazione e regia dell’A.; 3)Anna Hurkmans “Violet e Mussolini” con Gaia Bellunato, Simone Douani, Laura Pucini e Monica Salvi, Musica di Raffaele Pagione, regia dell’A.; 4) Salvatore Scirè “Angelina-come un guerriero normanno” con Alessandra Mancianti, regia dell’A,; 5) Nino Musicò “Hikkara” interpretazione e regia dell’A. / 7-8-9 ottobre 6) Liliana Paganini “Contrordine” con Fabiola Arculeo, Giuseppe Lo Piccolo, Anna Raimondi e Francesco Torre, regia dell’A.; 7) Melania Fiore “l’Amore in Guerra 2” intepretazione e regia dell’A.; 8) Mariapina Settineri “Ipazia di Alessandria” con Margherita Patti, regia di Gianni Guardigli; 9) Stella Saccà “E luce fu” con Fulvio Calderoni, Chiara Hervatin, Stella Saccà e Adriano Squillante, regia di Idria Noisi; 10) Duccio Chiapello “Verrà la morte e avrà quel che resta” con La Compagnia del Delfino, regia di Giuliano Baragli. /10-11-12 ottobre 11) Aldo Formosa “Peppuccio” con Arnaldo Ninchi, regia dell’A.; 12) Paola Carenti “Siamo tutti matti?” con Chiara Alivernini, Paola Carenti e Valerio De Angelis, regia dell’A.; 13) Massimiliano Perrotta “La bussola” con Alberto Mosca, Margherita Patti e Roberto Pensa, musica di Emanuele Senzacqua, collaborazione artistica Sara Nessberger; 14) Vittorio Rombolà “Chi è la bestia?” con Teresa Luongo, Doriano Rautnik e Davide Saliva, regia di Loretta Cavallaro; /13-14-15 ottobre 15) Roberto Morpurgo “L’intervista” con Federica Marino, Manuela Mocellin e Rita Piermarini, aiuto regia Lorenzo Ciambrelli, regia dell’A.; 16) Sara Calvario “Paoletta la Zoppa” interpretazione e regia dell’A.; 17) Alessandro Iori “Mistress e slave” con Patrizia Casagrande e Valeria De Luca, regia dell’A.; 18) Monica Baldacchino “Il Sogno di Anna” con Luisa Iacurti, Alessandro Maria Ostili e Rita Piermarini, adattamento e regia di Luisa Iacurti; 19) Anna Campini “L’infanzia tradita” con Bianca Maria Merluzzi, regia dell’A. /16-17-18 ottobre 20) Carla Piubelli “Il ritratto” con Maria Letizia Di Palma e Carla Piubelli, regia dell’A.; 21) Ezio Passacantilli “Intervista” con Stefano Cicala, Simone Destero, Silvio Minervini, Teodora Nadoleanu e Valentina Sinagra, regia dell’A.; 22) la Valigia a Dondolo “A passo d’uomo” con Sara Corelli, Flavia Moretti, Giulio Novazio, Bruno Ricci, Piergiorgio Maria Savarese, Pamela Vicari, regia di Francesco Prudente; 23) Salvatore Cremona “Sull’autobus” con Matteo Fasanella e Clelia Verde, regia dell’A. / 19-20-21 ottobre 24) Rodolfo Andrei “Italia mia che dolor” con Rodolfo Andrei, Massimiliano Lecca e Silvia Olla, figuranti Marco Boriglione e Davide Delli Quadri, regia di Daniela Diviso; 25) Sergio Iovane “ Cicogne sbandate” con Francesca Lascala e Alessandra Mancianti, regia di Salvatore Scirè; 26) Elisabetta De Luca “Il mestiere dell’attore” con Elisabetta De Luca e Gennaro Maresca,musiche Roberta De Pasquale, costumi Amalia de’Rossi di Castelpetroso, regia di Riccardo De Luca; 27) Veronica Di Lascio “La diciottanza”, regia dell’A.

 

Agor@magazine a visto “Ipazia di Alessandria” che tratta una figura emblematica in modo riduttivo e privo di pathos. Soltanto in pochi momenti la recitazione offre parti della grande personalità che fu di questa donna. Mancata anche la scenografia. Solo un lungo lenzuolo bianco che, ricopre una poltrona, scende sul pavimento sino al leggio. Da esso, Ipazia, si svela agli intervenuti forse per intendere la sua venuta dalle stelle, probabilmente coerente con la presentazione delle costellazioni indicata dalle mani della Settineri sotto il lenzuolo. Se la motivazione fosse altra è rimasta poco chiara. Divertente e ben costruita la mini-commedia “E luce fu”. Parla dei drammi sociali del ventunesimo secolo in modo spaventosamente sintetico e simpaticamente coerente. I social network, l’assenza di comunicazione familiare, ognuno vive la propria sfera individuale Bella l’interpretazione di Chiara Hervantin nei panni di una madre estranea della sua famiglia è ossessionata dal lavoro che svolge, senza averlo scelto. Le quattro vite, consanguinee ma paradossalmente estranee, trovano un momento di condivisione nel blackout. Obbligati a dialogare si accusano, la cinica figlia (Stella Saccà), funge da elemento di frattura, beffeggia il fratello sino ad esasperarlo e fargli confessare i soprusi di bullismo tollerati a scuola, insinua il dubbio del tradimento del padre (Fulvio Calderoni) nella mente della mamma, che in preda ad una crisi di nervi si dichiara ladra per vacanza. Attente la regia, piena coerenza negli spostamenti dei corpi sul palcoscenico, e sulle postazioni prestabilite che collocano la cinica fuori dal nucleo familiare,il genio incompreso, con interpretazione ancora acerba, al centro delle cause dei suoi problemi, ovvero i genitori, mentre si estranea giocherellando con la fiamma della candela. Nel buio tutto si può svelare, anche i più terribili dolori possono urlare la propria natura in attesa della luce che celarà nuovamente le individualità dietro il ruolo familiare ricoperto tra giochi a premi televisivi, raccolta differenziata e facebook.

 

Che dire? Avanti il prossimo! Ascoltarne le storie e saggiarne le professionalità in attesa che il 21 ottobre si conosca il vincitore 2012.